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# 003 - Rubiamo ai grandi: l'intro del brano Pride, degli U2

Aggiornamento: 16 apr 2020

Benvenuto nella mia rubrica #RUBIAMO AI GRANDI Se ti sei perso le altre puntate, CLICCA QUI per andare a vedere la playlist su YouTube.

Qui sotto invece puoi cliccare play e vedere il video sull'intro di Pride, degli U2.


Qualche info sul brano:

Nome della band: U2 Nome del batterista: Larry Mullen Jr. Nome della canzone: Pride, in the name of love, che è probabilmente la loro canzone più famosa, inclusa nell’album “The Unforgettable Fire” del 1984. Se non la dovessi conoscere, CLICCA QUI per ascoltarla in originale.

Di solito non ti racconto nulla della storia del batterista o della storia del brano che andiamo a studiare, ma oggi due parole su questo pezzo te le voglio dire:

3º posto nella classifica inglese 33º nella prestigiosa Billboard Hot 100 ed è stata inserita al 378º posto nella lista delle 500 migliori canzoni di tutti i tempi stilata dalla rivista Rolling Stones. Ma come nasce questo brano?: nel novembre del 1983 gli U2 sono alle Hawaii in tour. Durante il soundcheck il chitarrista, The Edge, comincia a suonare una serie di accordi, tanto per scaldarsi, e la band gli va dietro. Il tecnico del suono registra quella jam improvvisata che poi verrà tirata fuori al momento di registrare il nuovo album The Unforgettable Fire. Così nacque Pride, in the name of love.

Due veloci parole anche sul testo: incredibilmente la prima versione del testo parlava di Ronald Reagan. Ma poi Bono, il frontman degli U2, decise di dedicare il brano a Martin Luther King, affermando che aveva sprecato erroneamente con Regan fin troppo tempo.



Curiosità: il verso del brano che si riferisce all’assassinio di Martin Luther King (“mattina presto, 4 aprile / si sente uno sparo nel cielo di Memphis“) contiene un errore storico, perché il reverendo King fu assassinato nel tardo pomeriggio, ma ovviamente possiamo concedere a Bono questa piccola licenza poetica, per aver scritto una canzone splendida e immortle.

E adesso, andiamo a studiare quello che Larry Mullen suona, nell’intro del brano.

La struttura dell’intro è di 12 battute in 4/4 a una velocità di 105 bpm, in cui troviamo:



- un groove di due battute, con charleston in ottavi e un fill sul terzo e quarto movimento della seconda battuta

- un fill di una battuta con accenti e note fantasma sul rullante

- lo stesso groove di due battute ma stavolta suonato con i sedicesimi sul charleston, a due mani


Ti do qualche suggerimento su come studiare quest’intro:

per prima cosa, rallenta il metronomo a 90 bpm e suona il groove in ottavi senza il fill




Adesso suona solo il fill, prima a 90 e poi aumenta la velocità fino a 105 bpm



Adesso prova a mettere insieme groove e fill



Come ti ho fatto vedere, lo stesso groove viene ripreso nella seconda parte dell’intro, alla quinta battuta, ma stavolta con il charleston in sedicesimi e suonato con entrambe le mani. Ti suggerisco di suonare un paio di volte in loop sia il groove in ottavi che quello in sedicesimi:



A questo punto ti manca solamente il fill sul rullante con accenti e note fantasma



L’ultima cosa che ti resta da fare, è mettere tutto insieme e suonare tutte le 12 battute dell’intro C’è da dire che Larry Mullen suona con un timpano a terra messo a sinistra, accanto al rullante, per cui se decidi di montare la batteria in questo modo, la diteggiatura che dovrai usare per il fill su terzo e quarto movimento dovrà essere adeguata a questo cambio di posizione del timpano.



Io preferisco tenere i miei due timpani da 14 e da 16 alla mia destra e devo dire che non mi è venuto per nulla scomodo suonare l’intro di Pride, senza spostarne uno a sinistra.

Se questo articolo ti è piaciuto, fammelo sapere nei commenti. Ti saluto e ti aspetto nel prossimo articolo di #RUBIAMO AI GRANDI

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